contratto definitivo o preliminare,
qualificazione
Cass. 21.06.2002, n. 9079
Nel
valutare se le parti abbiano concluso un contratto
definitivo di compravendita o un semplice preliminare è necessario ricercare
l'effettiva volontà delle parti, al di là della qualificazione da esse
attribuita al contratto stesso.
In
particolare, non è incompatibile con la qualificazione del contratto di vendita
come definitivo il fatto che l'acquirente si sia impegnato "per sé o per
persona da nominare", né il fatto che l'alienante si sia impegnato a
fornire la prova della proprietà dell'immobile solo al momento della stipula notarile, e neppure l'inclusione nel contratto di
una caparra confirmatoria, in quanto essa, anche se
più congeniale al contratto preliminare, è compatibile anche con la struttura
del contratto definitivo, qualora non vi sia contemporaneità tra la conclusione
del contratto e la completa esecuzione degli obblighi che da esso derivano
(come nel caso di specie).